martedì 29 aprile 2008

in piazza maggiore coppie passeggiano e la musica rimbomba.

Lo schifo misto al sangue andava giù lento per lo scarico del lavandino. X odiava lavarsi i denti, lo faceva solo quando le gengive ormai gonfie di sangue facevano male. E' il corpo a dare l'allarme. La luce bianca al neon filtrava dalle nuvole grigie e si diffondeva su Bologna, in parti diverse a seconda della zona in cui ti trovavi ricevevi più o meno luce. Qualcuno al piano superiore o inferiore batteva chiodi, fastidiosamente a ritmo irregolare, forse un operaio montava un mobile o forse una moglie risistemava i chiodi delle foto di famiglia appese ai muri. Era fottutamente fastidioso per x che stava ascoltando francesco tristano, scrivendo al suo computer un senza titolo che sarebbe probabilmente apparso in qualche anonimo blog leggo dai genitori e da pochi altri.

Il mal di testa lo colpiva sempre nel pomeriggio, era un male che gli trapanava il cervello, da li a pochi mesi sarebbe morto di un tumore maligno, ma ancora lui non lo sa e bestemmia dal dolore.

Il telefono squilla. Che fai? Mi gratto il dentifricio dalle mani. Non puoi stare più attento quando ti lavi i denti? Non ci sono abituato. Capisco. Esci stasera? Non lo so.. quali sono i programmi? Si esce, poi si decide.. Capisco. Forse. ti richiamo dopo ora mi fa male la testa.

Appoggiando il telefono sul mobile si rese conto di quel residuo di timbro che gli ricordava la notte passata in un locale in centro a ballare minimal- techno fino alle 5 della mattina. E ora doveva studiare. Era tanto che non apriva i libri, ai genitori aveva detto che aveva dato degli esami, in realtà non ne aveva dati. Da quando era arrivato in città aveva preso solo un 18 e non aveva più aperto un libro. Dopotutto studiare non gli era mai piaciuto. Così come lo infastidiva il fumo anche leggere gli pesava.

Passava le giornate a vagare per le strade in cerca di chissà cosa, lui di certo non lo sapeva, era indeciso se prendere l'aereo per una megalopoli o rifugiarsi in campagna sui colli, entrambe le soluzioni lo avrebbero in qualche modo escluso.
Ma essere esclusi significa conoscere l'inclusione, x non conosceva null'altro se non la sua solitudine e faceva di tutto per rimanere solo.
Evitava di rispondere al telefono la maggioranza delle volte, aveva anche smesso di rispondere alle mail che gli arrivavano dai suoi vecchi amici. Tutto era un fallimento. O almeno così credeva.

sabato 26 aprile 2008

la mia ingenuità

Ero appena tornato a casa da una cena in centro a base di non so quale pesante ma gustoso piatto greco, avevo salutato una mia amica promettendole che sarei filato dritto a studiare, nonostante entrambi sapessimo che era troppo tardi per studiare.

Quindi proseguo col mio computer con cui eravamo andati in centro, e mi infilo in una via scoccando la connessione per entrare nelle solite chat per froci.

I soliti maiali mi chiedono di scopare ma pretendono che io vada a casa loro che abitano in centro e questo è impossibile, e quindi trovo questo ragazzo che mi dice che vuole conoscermi e gli propongo di bere una birra insieme.

Corro in casa mollo il computer, mentre scrivo questo post questo ragazzo mi scrive in msn che gli ha fatto piacere conoscermi.. e questo rende piu' difficile scrivere anzi descrivere cosa è successo. Ma ci provo.

Mi lavo veloce, mi disordino i capelli, lavo i denti sputo e sono di nuovo fuori. Appena chiudo la porta (di quelle che non hanno la maniglia esterna) mi rendo conto di aver preso le chiavi sbagliate. Sono le due di notte.

Le mie tre coinquiline dormono, sono tre lavoratrici e tutto ciò che non voglio è farmi odiare svegliandole per una mia ennesima cazzata. Infatti loro NON si svegliano nonostante i miei ripetuti scampanellamenti che hanno svegliato tutti i vicini probabilmente. (che ora mi odiano).

Decido di scendere e di sbrigare dopo questo piccolo dettaglio, il ragazzo è dii lecce, di bell'aspetto ma ha solo un piccolo problema: E' un tamarro che non vuole far sapere a nessuno che è frocio, ed è all'oscuro che la cosa è assolutamente evidente quindi non c'è bisogno che lo dica neppure. E' insomma uno di quei ragazzi così "fortunati" da non dover fare il coming out perchè tanto glielo si legge in faccia. E poi ha anche un cazzo enorme, ma questo lo vedremo dopo.

Mi porta a casa sua, strano luogo dove bere una birra e "assolutamente non fare sesso" in meno di un quarto d'ora me lo ritrovo addosso che mi chiede il culo. Io non ce la faccio a scopare con qualcuno che non ritengo maschile, ho questa perversione che riguarda i maschi che devono essere quanto piu' maschili possibili e non avere caratteristiche femminili, altrimenti non mi eccito.


Beh io comunque gli faccio una pompa e dopo 5 minuti dormo. Questa mattina sono scappato piu' veloce della luce senza neanche guardare il verso dei vestiti. Fortuna che una coinquilina si è svegliata con il trucco calato su tutta la faccia a mò di panda e mi ha aperto la porta.

"dove hai dormito stanotte?"
"mi ha ospitato un amico".
Questo è tutto.

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giovedì 24 aprile 2008

dormi bene

inizierò con una premessa importantissima, una sorta di codice per lo scroccatore di connessione wireless:
1- non dire a nessuno che hai trovato zona wireless
2- se ti si avvicina qualcuno incuriosito dal fatto che hai un pc in mezzo alla strada chiedendoti se è una zona wireless tu nega fino alla morte, se necessario perimetra il territorio con i tuoi sputi e digrigna i denti
3- la vita dello scroccone wireless è nomade, sappiate che durerà poco.

la mia nuova postazione è in un giardino di un casermone che ha tutta l'aria di appartenere agli anni 60, gli insetti mi si impigliano nei capelli sporchi e gli uccellini cantando coprono le odiose canzoni inserite nei vari profili myspace.

Ultimamente faccio tardi ogni sera e non produco nulla di proficuo, ho un esame a breve termine e non vedevo il sole del mattino da settimane prima di oggi. Svegliarsi a mezzogiorno era la regola ma per fortuna qualcosa mi ha svegliato, ringrazio il trapanatore del piano superiore.

Torno a casa indolenzito e stanco come se avessi sollevato per ore casse della frutta al supermercato, mi accascio sul letto ikea e piombo immediatamente in un miracoloso coma etilico fino al pomeriggio successivo, è "miracoloso" perchè non bevo quasi mai.
La sensazione comunque è sempre quella di aver fatto qualcosa di sbagliato. Il senso di colpa mi perseguita.

giovedì 17 aprile 2008

tornato da londra.

Il mio vicino di posto sta scaricando musica da un software giapponese, io non riesco neanche ad aprire msn da questo schifo di wireless gratuito a bologna. Sono tornato ieri sera, ero a londra per 4 giorni, ho visto il concerto di bjork all'hammermisth apollo il 14 aprile ed era esattamente quello che mi ci voleva.
Ho passato giornate a camminare tra le streets e le roads londinesi, entrando ed uscendo da mercatini e negozietti di dischi e di vestiti. Ho anche fatto un giro alla national gallery, ma il tempo era poco per riuscire a godermi la città completamente.

La pioggia londinese non è così fastidiosa come si racconta, almeno non lo è per i turisti. Era persino piacevole, e poi tornato a bologna non ho notato grandi differenze climatiche. Londra è una città con le sue regole e con dei cittadini attenti a rispettarle. Tutto è ordinato, le ragazze hanno i capelli biondi (a volte tinti)
i ragazzi sono alti e o sono bellissimi o sono bruttissimi.
Ho fatto un giro per Oxford streets, Camden town dove amy winehouse va a prendere il pollo, covent garden, trafalgar square, hammersmith streets e ho anche provato a mangiare cose a londra, non si muore c'è una gran varietà di scelta, non credete a chi vi terrorizza.

Tornato a Bologna la prima cosa che ho fatto è stata la lavatrice, sperando di ricordarmi di svuotarla, poi riempire il mio ipod ascoltare Oval e Vitalic e Hope di Bjork, che al concerto ha stimolato le mie lacrime a cadere.. merito anche di toumani diabatè e la sua kora.

Mi rendo conto che non ho scritto nulla di speciale e di interessante, ma ho lezione di storia e sto subendo il rientro in un paese arretrato e non ho ancora metabolizzato.

lunedì 7 aprile 2008

altre identità

Porco Dio. Un bel respiro e... inizio:
Non potevo esimermi dall'incipit blasfermo, perchè sono un pochettino stressato ultimamente. Lo capisco perchè quando visito i blog di ragazzi fighi che fanno le cose che vorrei fare e provo invidia e non ammirazione, significa che sto male. Manuel calmati le cose andranno bene, il tempo è dalla tua parte,fai un bel respiro.

Avrei dovuto avere con me la macchina fotografica per fotografare i miei che piangevano, tendono a dimenticare le lacrime quando ormai sono asciugate. La cosa non mi piace. Le separazioni sono l'inizio della fine per alcuni, e l'inizio di una nuova vita per altri.

Io non piangevo da molto tempo. E' venuto il momento di ritornare vivo, di riprendere il possesso dell'aspetto visivo delle cose. Nessuno mi chiede nuove foto. Eppure io ho intenzione di darvele. SOno molto generoso, non lo sono per caso? Lo faccio per entrambi, per me e per voi.

Ho bisogno di londra, mi serve uno spazio che non mi stia stretto, una città in cui perdermi, in cui incontrare persone che non immaginerei mai esistano. Mi farà bene partire per qualche giorno.

Il nuovo album dei matmos spacca: Supreme Baloon.

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giovedì 3 aprile 2008

le cose accadono. Avete mai investito un gatto? In quell'istante che la luce dei fari si avvicina verso di lui, i suoi occhi tentano di mettere a fuoco il pericolo, ma non riesce a vederlo... e sapete come finisce il gatto.
Succede così anche alle persone. Le cose succedono e non si è mai troppo pronti per affrontarle.