domenica 13 giugno 2010

patetico/immaturo

A rileggere certa roba che ho scritto penso che dovrei essere più cauto e paziente nella rilettura prima di pubblicare. Anche perchè non tutto è pubblicabile. Quando si scrive e si è anche editori di se stessi è un problema.

Ho notato che come al solito quando studio qualcosa la inserisco nei miei discorsi, quindi ho riletto di quando parlavo della città, facendo tutti quei discorsi del luogo che ti cambia, che ti forma, che interagisce con te e che ti fa crescere. Forse è vero che ti cambiano le città, ma non in misura maggiore di come ti cambia tutto il resto. E comunque certi desideri dovrei tenermeli per me, con che faccia potrei scrivere ora che sono ancora a Bologna e mi ci trovo benissimo col mio ragazzo? E che si, probabilmente ci trasferiremo, ma non so nè dove nè tantomeno quando.

Sto studiando diritto. Un giorno rileggerò - forse - questo post trovandoci qualcosa da ridire. Si manuel sei bravo a criticarti.

Bisogna imparare a scrivere.

giovedì 4 dicembre 2008

il mio rapporto con la città

nel giro di un paio d'anni vivrò tra New york e Berlino. Da Como a Bologna. da Bologna a Berlino. E da Berlino a new york. Il mio rapporto con le città inizia ad essere la mia - mcluhanamente- estensione diretta. Cioè non riesco piu' ad immaginare il me in uno spazio che non sia esteso.
La metropoli è per me ciò che simmel chiamava sovrastimolazione sensoriale, tuttavia la mia condizione (il provenire da un piccolo centro) non mi rende un Blasè bensì io rispondo a tutti gli stimoli con altrettanti stimoli ed è questo che mi interessa.
vivere la città in modo estetico.

domenica 30 novembre 2008

il piano studi compilato.

Anno 2

Corso Ind. Ori. Mat. Desc. Materia TAF CFU
0343 490 000 14099 LINEAMENTI DI STORIOGRAFIA CINEMATOGRAFICA (1) A 5
0343 490 000 00656 LINGUA TEDESCA C 10
0343 490 000 08510 ORGANOLOGIA B 10
0343 490 000 00947 STORIA DEL TEATRO E DELLO SPETTACOLO B 10
0343 490 000 12121 STORIA DELLA RADIO E DELLA TELEVISIONE B 10
0343 490 000 41826 STORIA DELLE TEORIE DEL CINEMA (1) B 5
0343 490 000 41827 STORIA E METODOLOGIA DELLA CRITICA CINEMATOGRAFICA (1) B 5
0343 490 000 41828 TECNOLOGIE MULTIMEDIALI (1) C 5
0343 490 000 41830 TEORIA E TECNICHE DEI NUOVI MEDIA (1) B 5

sabato 29 novembre 2008

sulla città, parte I

E' tardi.
Non so neppure da dove iniziare, stavo cercando di addormentarmi in questo sabato notte (o domenica mattina) inconcludente. L'idea di tornare l'italia mi pare spaventosa. Da una parte la mia famiglia mi tira da un lato perchè tenermi qui costa denaro, dall'altro la città mi ha sedotto e l'idea di andarmene mi pare un fallimento.
E' come tornare in un paese sottosviluppato andare in italia. Non che lo sia realmente, ma un conto è trasferirsi da una piccola città di provincia di como (che a sua volta può essere considerata una provinciale Milano, che del resto non è altro che una provinciale città europea, in una provinciale italia) a Bologna, poi bologna e Berlino, e fin qui tutto bene, ma poi da Berlino a Bologna?
Qui crolla tutto.
Sento mancare già l'aria al solo pensiero, i vicoli, i portici, la dimensione SOLO studentesca, un piccolo quartiere. Insomma non si può fare, o almeno così sembra ora, ma il sapere che ora ho attorno a me altri quartieri, una città molto estesa, mi fa stare tranquillo, anche se non sono mai stato a Charlottemburg e ho visitato un paio di volte Schonenberg ho BISOGNO che ci siano. Sono la mia finestra sul mondo, sono i ponti che collegano l'isola al resto. Bologna è un'isola senza ponti, una stanza senza porte verso l'esterno, perchè anche quelle porte conducono ad altre piccole ed asfissianti identiche stanze.

L'unica cosa che mi salva è l'università, sono felice di tornare ai miei studi ma non mi ci potrò neppure dedicare come valvola di sfogo perchè dovrò lavorare. Per non parlare del fatto che a bologna avrò fatto sesso un paio di volte in un anno.
Ora tutto mi sembra negativo, non voglio lasciare berlino, vorrei continuare a studiare, vorrei portare i miei libri qui e studiare tutto da qui, non vorrei tornare in italia ora, non posso, non è il momento, non sono pronto. la PAUSA è prematura.
E' così che la chiamo, la pausa, il mio ritorno in italia è solo una pausa da Berlino e non il contrario.
Questa è la mia città ora.

lunedì 22 settembre 2008

Senza giacca ne ragazzo.

Vi racconterò una bella storia. La storia di un ragazzo italiano che arriva a Berlino e incontra un ragazzo berlinese. Questo ragazzo Berlinese è molto carino e dopo aver fatto sesso col ragazzo italiano lo abbraccia teneramente durante la notte. Succede che un bel giorno, senza che il povero ragazzo italiano se lo aspetti, il ragazzo tedesco smetta di chiamarlo.
Il ragazzo italiano non serve piu' a riscaldare il ragazzo tedesco, il ragazzo italiano ha riscaldato abbastanza e per un paio di settimane andava bene, ma ancora non se lo aspettava di essere stato buttato nella spazzatura. Avrebbe dovuto sentire la puzza di marcio quando provando a chiamare il tedesco ber ben 5 volte lui non gli rispondeva, non rispondeva neanche ai messaggi.

Il ragazzo italiano va a casa del ragazzo tedesco e trova il ragazzo tedesco alla finestra con un altro ragazzo, chissà se italiano, tedesco o di quale altra nazione. Quindi l'italiano chiede al tedesco come mai lui non risponde ai suoi messaggi. E il tedesco non dice nulla.


Quindi il ragazzo italiano se ne va, lasciando sulle scale la giacca che il ragazzo tedesco gli aveva prestato.
Il ragazzo italiano ora è nella spazzatura fino al collo. Non ha un lavoro, non ha un ragazzo, non ha una giacca. Da casa arrivano sempre brutte notizie. Così può sentirsi ancora piu' nella merda.

mercoledì 17 settembre 2008

post razzista

Oggi è successa una cosa incresciosa di cui non so se parlare, mi imbarazza raccontare a degli sconosciuti, e ai miei genitori che curiosano, ciò che è accaduto durante la pausa a scuola.
Dovete sapere anzitutto che ho iniziato le mie lezioni, vado a scuola alla volkochschule e mi piace, vi racconterò nel prossimo post il primo giorno di scuola.

La mia insegnante ci manda in pausa, così usciamo dalla classe e mentre gli altri fumano e fanno cose disdicevoli di questo tipo io vado a comprare il pane. Io infatti non fumo, ed è per questo che ho una bella pelle. Torno verso alcuni dei miei compagni, un ragazzo che sembra la copia di un gengsta americano, un vero hip hop boy con tanto di catena d'oro al collo mi racconta che ha un paio di bambini. Io sono stupito perchè sembra molto giovane, gli chiedo la sua età e scopro che ha 27 anni nonostante dimostri la mia età.
Poi succede ciò che non sarebbe mai dovuto accadere.

Mentre io mangio il mio SANO pane artigianale lui dice: e tu quanti anni hai scusa? 24???

In quel momento un palla di mollica si è fermata nel mio collo. 24??? Ma allora è vero che i negri hanno il cervello piccolo. Lui che è qui da 12 anni a berlino ed è solamente nel corso A2 cioè principiante avanzato. Con molta dignità ho ingollato il colpo e ho finto che non fosse successo nulla, non volevo metterlo in imbarazzo.Non volevo farlo sentire male per avermi insultato involontariamente per via delle sue maniere rozze e il suo poco sviluppato senso estetico.

Perchè se solo avesse guardato il mio viso non avrebbe trovato una sola ruga, e le sue non si vedono solo perchè ha la pelle scura.


Bene e quella credo sarà l'ultima volta che mi rivolgerò a lui.
E poi concludo dicendo che non sopporto i turchi, che non sanno pronunciare Ich Bin e dicono: isshshshshshhs bin. Non è hashish bin! TURCHI!
Forse se si togliessero quel dannato velo dalle orecchie sentirebbero i loro vistosi difetti di pronuncia.

Saluti.

lunedì 8 settembre 2008

RANDOM NEWS

Vorrei sapere perchè in germania la coca cola è di un litro e 25 e non di un litro e mezzo. Adoro il miscuglio che fanno con la fanta e la cola, lo chiamano "schpezi" ma non si scrive così. I Bäckerei sono invasi da sciami di api cullandosi su ogni dolce, infilandosi in ogni orifizio. E se in un bar il barattolo dello zucchero sembra intasato ora sapete il motivo.

Parlare per piu' di un minuto al telefono è considerato faticoso e inutile. Alzarsi presto se abiti a Neukolln oppure a Kreuzberg è irrilevante. I berlinesi sono pigri e lavorano poco oppure non lavorano. Questo è ciò che si dice. Però ho un amico italiano che lavora qui che ieri a mezzanotte era ancora al lavoro sui podcast da consegnare a Monaco.

Il sistema welfare tedesco crea parassiti che vivono sulle spalle di persone come il mio amico andrea che lavora 12 ore al giorno e ha gli occhi rossi rossi, perchè è seduto davanti al computer per quasi tutto il tempo.

Io sono pigro e non vedo l'ora di iniziare i corsi il 15 settembre e di avere il mio curriculum bilingue (le uniche due che interessano qui inglese e tedesco) per poter cercare un part-time. Ho una bicicletta!! Così ora io sfreccio per le strade berlinesi nel mio quartiere. Io abito in un quartiere figo. quello pieno di gente figa. Non è figo come pranzlauerberg ma è figo. Dove non ci sono i turchi è considerato piu' figo.
I tedeschi sono stufi dei turchi, sono ovunque.

La mia bicicletta mi è costata 15 euro, è azzura ed è rubata da un turco. I tedeschi comprano le biciclette rubate come fanno gli italiani a Bologna.

Esco con un ragazzo e vado a letto insieme. Lui dice che vuole solo una cosa di questo genere ma per me questa la si può considerare una relazione stabile. Non ho mai rivisto due volte un ragazzo. Ha 22 anni e ama la italo-disco, muove la testa ondeggiando mentre me la fa ascoltare sul suo mac nero. Io ho un mac bianco, siamo o no fatti per stare insieme? A me non interessano piu' gli altri ragazzi. Sono monogamo? I gay sono poligami ma solo riguardo al sesso.
Non sono come i mormoni, non vogliono piu' di un ragazzo, vogliono solo fare sesso con piu' di un ragazzo ma poi lo dimenticano, se non lo dimenticano è considerato un tradimento.

L' onestà sta alla base del rapporto tipo omosessuale. Non la fedeltà come si ostinano a credere le coppie eterosessuali. I cani sono fedeli, i cigni sono fedeli.

I miei vicini di casa ascoltano la musica di goldfrapp e questo mi fa piacere, ho un piccolo cortile in cui scendo per fare colazione quando esce il sole.