domenica 17 giugno 2007

Francesco Cafiso

Ieri mi trovavo ad Orsenigo, un paesino di pochi abitanti non troppo distante da como. Ero con mio padre con cui ho passato una serata magica, il merito è di uno stregone, un saxofonista. Francesco Cafiso. Uscito dal lavoro l'avevo raggiunto senza cenare - se non si considerano i grissini accortamente lasciati sulle seggiole della piazzetta, di cui naturalmente ho fatto scorpacciata.

Sul palco erano in quattro, c'era un pianista che con le sue dita pareva imitare la pioggia, uno stillicidio di note, distinte,infilate velocemente una dietro l'altra, formavano un liquido che ricadeva sul contrabbassista.

Alcuni sanno che il contrabbasso è il cuore della band, il suo pulsare da vita e corpo alla musica, in un primo momento mi parevano semplicemente corde poi tavole di legno, ma erano vene entro cui anzichè scorrere sangue v'erano suoni acidi, frizzanti, fiammeggianti!

Il batterista sembrava viaggiasse su un mezzo di trasporto invisibile a noi del pubblico, lanciandosi prima a destra poi a sinistra, incessantemente con quelle sue bacchette tra le mani, pareva inviare scariche elettriche al sax di Cafiso che prontamente si voltava rincarando la dose musicale in fraseggi fulminei.. Elettrici!

Come posso descrivervelo se non dicendovi che suon il sax come se fosse l'estensione della sua voce? Cantava con estrema tecnica ed è l'equivalente di ciò che si può fare con le parole, poesia. Lui è riuscito, come i grandi artisti, a rendere con semplicità tecnicissimi virtuosismi.


Anche il cielo ad un certo punto pareva volesse partecipare al concerto, tuonando a piena forza. Persino un cane abbaiava, poichè è l'unico suo modo per esprimere rabbia o gioia, poverino.. si sarà sentito frustrato a non poter comunicare la sua gioia in altro modo.

In cielo le stelle limpide di quando in quando credevo ci sarebbero cadute addosso, scaraventandosi in quel movimento musicale centripeto e centrifugo che si accendeva e spegneva, oltrepassando la carne come lance. Era fuoco!Tutto bruciava lì dentro, e il mio cuore si è scongelato.
Grazie Francesco.

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2 Commenti:

Anonymous Anonimo ha detto...

Prego!

22 giugno 2007 alle ore 11:40  
Blogger manuel ha detto...

ma dai! Hai letto??! :D Fantastico
Sei bravissimo :)

24 giugno 2007 alle ore 08:22  

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