domenica 19 agosto 2007

L'ispirazione.

Chiunque tu sia a leggere, vorrei tanto che mi raccontassi il modo in cui evadi quando ti senti soffocare, quando la pressione è troppa, quando la noia ti corrode, cosa fai? Qual'è il vostro rito per non stare male? Cosa vi fa stare male? Eliminate la fonte della sofferenza o la eludete con qualcosa di meglio? Insegnatemi a godere vi prego.

Oggi ho mangiato troppe banane, sto esplodendo di merda probabilmente, sento troppo caldo e la notte per me non ha inizio ma solo fine, domani mattina quando mi alzerò per andare al lavoro. La monotonia nel mio caso mi sta corrodendo come acido, il fatto di non avere sorprese, ho bisogno di scoinvolgimenti nella mia vita o finirò per implodere.

Non sono ancora riuscito a trovare un cazzo di appartamento a bologna, non mi sono neppure iscritto all'università e questi fanno due fallimenti, mi sono tagliato i capelli ma non ho le palle per sopportare la mia visione così diversa dal solito, non mi riconosco allo specchio e se potessi mi metterei ad abbaiare.

Sono di nuovo in blocco, quando trovo le salite mi spavento e mi siedo, come posso non arrendermi? Qui finisce male.

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2 Commenti:

Anonymous Anonimo ha detto...

Ma quanto mi rivedo in ciò che hai scritto...certo che le domande che poni non sono affatto semplici! Probabilmente le stesse persone che soffrono faticano a descrivere il loro percorso per allontanarsi dal dolore.
Io personalmente cerco delle valvole di sfogo, quali la musica ad esempio ma certi pensieri che mi angosciano non mi abbandonano mai e bisogna mettersi nell'ordine di idee di imparare a convivere con certe sensazioni.

Mirko (quello del forum di bjork, il tuo blog è molto interessante)

20 agosto 2007 alle ore 10:14  
Anonymous Anonimo ha detto...

A volte fermarsi non è una resa. A volte si ha bisogno di respirare. Che le strade debbano essere sempre in salita è una cavolata. Se in cima c'è qualcosa che ti piace la pendenza non conta, l'importante è mettersi un paio di scarpe comode. Ma la direzione giusta non è quella più responsabile, è quella in cui ti senti. Fallimento è solo se tradisci te stesso.

21 agosto 2007 alle ore 08:06  

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