martedì 8 maggio 2007

FRAMMENTI

Oggi mi è capitata una cosa strana, ho visto due film 'frammentati' ovvero montati con una tecnica simile, quella dello sfumare sul nero ad ogni capitolo, creando un passaggio improvviso di ore, giorni anni in un battito d'occhio. I due film sono 'In the mood for love' di wang kar wai e 'le invasioni barbariche' del franco canadese Denys Arcand. Se il primo mi è piaciuto il secondo non mi ha convinto molto. Ora vi racconto i motivi.

Il 'minimalismo destrutturante' di wong kar wai favorisce la creazione di un'atmosfera profondamente caratteristica a discapito dell'evoluzione della trama Le musiche si sposano perfettamente con le immagini, il ritmo del film è come il passo di una persona, come il battito di un cuore a riposo, lento e rilassato,così come i movimenti degli attori sempre armonici e delicati.La cinepresa sembra non interferire in modo aggressivo nella storia, spiandola da dietro una tenda, oppure rimamendo fissa su un oggetto durante una conversazione. Ho visto solo due film di questo incredibile regista (l'altro è Angeli Ribelli) ma ho notato che ci sono caratteristiche ricorrenti. Per esempio l'amore per le ambientazioni notturne, quando piove i suoi attori non hanno quasi mai un ombrello e finiscono bagnati fradici, e c'è sempre un silenzio particolare, come se non si osasse parola, un certo imbarazzo nel (di)mostrare i sentimenti da parte dei protagonisti. Un film molto particolare e con carattere, costruito sull'anima della storia.

Le invasioni barbariche invece non mi hanno convinto, i dialoghi sembravano usciti dal peggiore di Woody Allen e le situazioni erano un po' "troppo tutto" finendo per annacquare la trama. Toccanti i momenti drammatici ma il film non mi pare ciò che avrebbe voluto essere, cioè un inno alla vita, mi pare piu' un tentativo di sopravvivenza.

0 Commenti:

Posta un commento

Iscriviti a Commenti sul post [Atom]

<< Home page