giovedì 11 gennaio 2007

LA FUGA

Faccio due passi oltre la porta e sono già dentro, in quella stanzetta piccolissima dove la luce verde ricopre ogni cosa. Illumina il bancone, fa risaltare le piastrelle grigiastre, colora i fogli che giacciono sopra i macchinari di giallognolo verde simile ai limoni andati a male.


A separarmi dall'uomo che lavora in questo buco c'è il divisorio in doppiovetro. Penso chissà se gli hanno mai puntato un arma da fuoco contro. Penso chissà se abbiano mai esploso dei colpi contro quel vetro.


E' un ometto piccolo, gli vedo appena la testa bianca con ancora molti capelli che sbuca dal nulla. Mi fissa da dietro gli occhiali e mi saluta. Oramai ha capito chi sono, ci conosciamo, io vengo a depositare i miei 4 soldi e lui fa come le macchine che lo circondano, biiip biiip mi scansiona e mi riconosce. Ogni volta chiede le stesse cose: "che fai ora?" e ogni volta la mia risposta "lavoricchio qua e la, devo fare un versamento". Ormai ha smesso di fare il simpatico tempo fa, mi porge le scartoffie che devo compilare e poi riordina i miei codici. Sono identificato. Ha un modo curioso con cui copia i miei documenti, fa roteare la penna disegnando cerchi invisibili tra un numero e l'altro.



Penso e se stesse progettando una fuga? Il modo in cui si muove rivela la cautela con cui tenta di nascondere l'imbarazzo, come un uomo sorpreso con un giornale e le braghe calate dalla moglie. Sta decidendo di lasciare la moglie a cui è legato da 26 anni, la figlia diciannovenne che ha appena iniziato l'università, persino il gatto. E' buffo che pensi a quella palla di pelo, potrebbe mancargli anche un fottuto gatto. Sta meditando di abbandonare tutte le sue cose, oggetti inutili di cui si sente schiavo: telefonini, computer, quasi tutti i vestiti, la macchina.. l'ultima rata era a dicembre, ora che è sua l'abbandona. Abbonamento alla televisione satellitare, la poltrona su cui si addormenta ogni sera il letto in cui fa l'amore con la moglie. Lei prenderà la sua scomparsa peggio di tutti.

Sconvolgere la routine.



Avete mai fatto qualcosa che non avreste mai fatto? Niente di imposto ma solo qualcosa che vi è venuta in mente d'istinto e l'avete seguita senza rifletterci. E' innaturale l'abbandono per un essere umano? Alcuni animali allontanano i cuccioli per salvare loro la vita. Il distacco per un uomo può solo essere traumatico? Voglio la mia via di fuga, la mia finestra aperta.



 

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1 Commenti:

Anonymous Anonimo ha detto...

anche stavolta, in un modo o nell'altro, voglio lasciarti una mia traccia! ;)
Ludag°

12 gennaio 2007 alle ore 10:18  

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